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      La ricerca scientifica e il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in Italia non godono di buona stampa. Per sentito dire o talvolta per esperienze personali i cittadini tenderebbero spesso a dire che in Italia la sanita' e la ricerca sono scadenti. Per rispondere ad una domanda come quella posta nel titolo di questa pagina senza scadere nel sentito dire o peggio nel pregiudizio, occorre pero' riferirsi ai dati statistici riportati dalle agenzie internazionali; infatti persino l'esperienza personale piu' deludente puo' essere sporadica e non corrispondere al funzionamento globale medio delle istituzioni.       Per ora ho selezionato pochi dati, che mi sono sembrati piu' rilevanti; ma lavorero' ancora su questa pagina e ne aggiungero' altri. Il primo dato e' relativo al numero degli addetti al settore ricerca in Italia e in altri paesi europei: lo prendo da Eurostat, sito ufficiale di statistiche sociali della Comunita' Europea. Trascrivo i dati relativi al 2005 (ultimo anno disponibile) di un confronto abbastanza interessante, limitandomi alle nazioni per le quali il confronto e' a mio parere rilevante:
      I dati riferiscono alle unita' di personale in servizio a tempo indeterminato nell'ambito della ricerca (quindi la dizione "ricercatore" include tutte le figure docenti). I ricercatori totali includono quelli impegati nell'universita', negli enti pubblici di ricerca (EPR; ad es. CNR, Istituto Superiore di Sanita', etc.), e nelle industrie.       Questi dati parlano da soli: l'Italia ha la meta' dei ricercatori della Francia, i due terzi di quelli della Spagna e addirittura meno di un terzo di quelli della Germania; inoltre la ricerca industriale e' modesta (la frazione di ricercatori nel pubblico e' grande rispetto al totale).       Il secondo dato interessante e' quale sia la produttivita' della ricerca italiana in confronto con quella degli altri paesi. Lo prendo dal terzo report sulla ricerca della Comunita' Europea (si puo' scaricare dal sito web del Cordis: ftp://ftp.cordis.lu/pub/indicators/docs/3rd_report.pdf; e' un documento piuttosto lungo e il grafico rilevante al nostro discorso si trova a pag. 290; lo riporto qui sotto):       Come si osserva dal grafico la ricerca italiana si situa al settimo posto nel mondo per produttivita' globale (cioe' per numero e qualita' delle pubblicazioni scientifiche). L'Italia e' preceduta da USA, Giappone, Inghilterra, Germania, Francia e Canada; precede invece Russia, Spagna, etc. Il piazzamento non solo e' di tutto rispetto in assoluto, ma lo e' ancor piu' se si considera che la Francia come abbiamo visto ha il doppio dei ricercatori dell'Italia e la Germania oltre il triplo; ovvero la produttivita' media dei ricercatori italiani e' eccellente perche' compensa per il loro minor numero.       Per le ragioni sopra esposte, la prestigiosa rivista scientifica inglese Nature, in un articolo sulla ricerca in Italia scrisse (News, Nature 440, 264-265, 16 Marzo 2006): "Given the difficult conditions in which many have to work, the output in fundamental research is relatively impressive; in number of publications and publication impact, Italy scores seventh out of the world's 140 highest-performing countries." Che dire ora del SERVIZIO SANIATRIO NAZIONALE? Ebbene non diro' nulla; pubblico soltanto la seguente tabella presa dal sito di Eurofound dalla quale si evince che su una scala di valutazione da 1 (=pessimo) a 10 (=ottimo) il nostro denigratissimo SSN ottiene il non disprezzabile punteggio di 5,8 a fronte di una media EU di 6,4 o 6,2 (rispettivamente per le 15 o le 25 nazioni piu' avanzate).       Ovviamente potremmo pensare che il punteggio ottenuto dall'Italia, anche se non pessimo e' inferiore alla media delle nazioni europee piu' avanzate e chiederci perche'. La facile risposta si puo' leggere nelle statistiche di Eurostat, spulciando un po' il sito web http://ec.europa.eu/health/index_en.htm. Infatti su questo sito si puo' consultare una tabella che riporta la spesa pubblica sul Servizio Sanitario Nazionale nei diversi stati, della quale riporto un breve estratto, limitato a poche nazioni e all'ultimo anno disponibile:
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