RUDOLF STEINER: DALLA TEOSOFIA ALL'ANTROPOSOFIA

      Rudolf Steiner (1861-1925), alievo di Helena Blavatski elaboro' una sua teoria mistico-filosofica che chiamo' antroposofia. Fu uno scrittore prolifico e molti suoi testi sono accessibili gratuitamente grazie alle associazioni dei suoi seguaci; ad esempio per le traduzioni italiane si puo' consultare la pagina dei downloads sul sito di Libera Conoscenza; per le traduzioni in inglese, si puo' consultare invece il sito Rudolf Steiner Archive.
      Le teorie mistiche di Stener sono astruse, e non si puo' mai essere sicuri di interpretarle correttamente, soprattutto perche' descrivono accuratamente cose che non esistono. E' comunque interessante ripercorrerle perche' dal misticismo Steiner derivava conseguenze pratiche tra le quali l'agricoltura biodinamica, la medicina, a biologia e teorie sulla formazione scolastica dei bambini.
 
      Nel libro Teosofia pubblicato nel 1904 (quando Steiner aderiva ancora alla dottrina teosofica di Helena Blavatski e Anne Besant) Steiner presenta ancora in forma embrionale i principi che sviluppera' nell'antroposofia. In questo libro Steiner descrive una struttura tripartita dell'universo e dell'uomo, che si estrinsecherebbe su tre piani: spirituale, dell'anima, del corpo:
"L'esame dell'uomo ha dimostrato ch'egli appartiene a tre mondi. Dal mondo della corporeita' fisica sono tratte le materie e le forze che costituiscono il suo corpo ed egli si procura cognizioni di questo mondo per mezzo delle percezioni dei suoi sensi esterni, fisici. Chi si affida unicamente a questi sensi e ne sviluppa esclusivamente le facolta' di percezione, non puo' acquistare alcuna nozione degli altri due mondi, cioe' del mondo animico o di quello spirituale." [R. Steiner, Teosofia, 1904; ed. it. Aliprandi, Milano, 1922].
      Il mondo dello spirito e' abitato dalle idee, disincarnate, pure, simili alle idee platoniche. La principale differenza tra Platone e Steiner sta nel fatto che il greco immaginava le idee come una sorta di progetto divino dell'universo, la cui realizzazione era affidata al malaccorto demiurgo. Le discrepanze tra la perfezione delle idee e l'imperfezione della realta' era spiegata come dovuta agli errori compiuti dal demiurgo. Per Steiner le idee possiedono di per se' anche la capacita' di realizzarsi: cioe' Steiner fonde in una unica entita' l'intelletto divino, il suo prodotto (le idee) e il realizzatore (il demiurgo). Hanno natura di idee capaci di autorealizzazione anche gli enti dei mondi dell'anima e del mondo fisico (i corpi); si potrebbe dire quindi che dalle idee tutto procede. E' netta in Steiner l'influenza del romanticismo che si palesa in una visione animistica dell'universo, abitato da forze spirituali disincarnate, capaci di autorealizzazione.
      Il mondo dell'anima ospita desideri e passioni ed e' governato dalle forze della simpatia (che attrae) e dell'antipatia (che respinge).
      Infine, il mondo dei corpi fisici e' costituito dalla materia ed e' l'unico sulla cui esistenza concordano anche i non-steineriani.
      Il corpo fisico e' l'unica struttura materiale dell'organismo vivente; anima e spirito sono immaginate da Steiner come forze o energie disincarnate, prive di supporto materiale, ed e' evidente in questo concetto l'influenza del romanticismo e della medicina omeopatica di Samuel Hahnemann.
      Ciascun individuo ha uno spirito, un'anima e un corpo; o meglio, ciascun individuo o oggetto e' uno spirito realizzato. L'anima agisce come collegamento tra spirito e corpo, e risponde sia all'uno che all'altro. Quando il corpo muore, anima e spirito sopravvivono e si distaccano dal corpo, elevandosi; l'anima perde quei desideri e quelle passioni che richiedono il corpo per realizzarsi (e qui Steiner sembra voler elencare i peccati capitali, non rifuggendo da un velato moralismo: gola, lussuria, avarizia, etc.) e si ricongiunge con lo spirito, in attesa di reincarnarsi in un nuovo corpo:
"Alla morte segue per lo Spirito umano un periodo, in cui l'anima si spoglia delle sue inclinazioni per l'esistenza fisica, per seguire poi, in seguito, le sole leggi del mondo spirituale-animico e mettere in liberta' lo Spirito. Naturalmente questo periodo sara' tanto piu' lungo, quanto piu' l'anima era attaccata al mondo fisico." [R. Steiner, Teosofia, 1904; ed. it. Aliprandi, Milano, 1922].

      L'agricoltura biodinamica fu esplicitamente sviluppata da Steiner in un "corso" da lui tenuto nel 1924 ad un gruppo di possidenti terrieri tedeschi; i contenuti del corso furono da lui raccolti sotto il titolo di Agricoltura.
      La premessa della teoria steineriana dell'agricoltura discende direttamente dalle ipotesi mistiche sulla costituzione del mondo, come regno delle forze spirituali che si incarnano in piante ed animali (ma anche in oggetti inanimati). Ogni animale o pianta ha un'anima che ne esprime i desideri e le voglie e che connette ed unisce tra loro il corpo materiale e lo spirito. L'anima desidera, e nel fare questo attrae e respinge le altre anime. Esiste cioe' un flusso di energie o forze che dal corpo dell'animale o della pianta escono o entrano. Molto interessante la conseguenza anatomica di questa natura animistica: ogni animale o pianta dovrebbe essere fatto sostanzialmente come una massa sferica coperta di protuberanze capaci di emettere o assorbire le forze animistiche. Il fatto evidente che nessun animale ha questa struttura anatomica e' spiegato da Steiner attraverso l'ipotesi (che per lui e' automaticamente certezza: chi ha accesso mistico al mondo superiore dello spirito non ha bisogno di ulteriori prove materiali) che in ogni animale si sviluppino specifici organi emettitori o recettori. Curiosamente, le corna dei bovini sarebbero organi recettori, capaci di captare le energie cosmiche, astrali delle anime dell'universo, mentre le corna dei cervidi sarebbero organi secretori, capaci di emettere l'energia animistica dell'animale.
      Il ragionamento di Steiner sull'agricoltura e' analogo e dedica particolare attenzione alla concimazione, che, se adeguatamente preparata, provvede non soltanto i nutrienti, ma capta le forze o influenze vitali astrali:
"From all that has been added to it, the compost heap really contains ethereal and living elements and also astral. Living ethereal and astral elements are contained in it - though not so intensely as in manure or in liquid manure, yet in a more stable form. The ethereal and astral settle down more firmly in the compost; especially the astral." [R. Steiner, Agriculture, 1924]
      Sfortunatamente, non solo un concime ricco di azoto non e' sufficiente in assenza delle opportune forze eteree ed astrali, ma non e' neppure sufficiente se adeguatamente arricchito di queste: e' infatti essenziale l'equilibrio delle varie forze:
"The influence of the astral on the nitrogen is marred in the presence of an all-too thriving ethereal element. Hypertrophy of the ethereal in the heap of compost does not give the astral a chance, so to speak." [R. Steiner, Agriculture, 1924]